STARTUP Italia: In un’aula bella si studia di più

Il colore delle pareti, la temperatura, il modo in cui la luce entra dalle finestre. E poi, ancora, la forma delle sedie, l’odore dei cibi della mensa, il modo in cui il suono si propaga nella stanza. Ognuno di questi elementi influisce sul rendimento scolastico dei bambini nella scuola elementare. Se l’aula è bella si studia meglio e si apprende di più. Lo sostiene uno studio dell’Università di Salford, vicino Manchester che ha calcolato un miglioramento del 16% del rendimento scolastico di bambini che studiavano in classi più “efficaci”.

Lo studio ha analizzato per un anno il rendimento di bambini di 153 classi in 27 scuole elementari inglesi, situate in tre diverse aree geografiche, con differenti componenti socio-economiche: Blackpool, Hampshire e il quartiere londinese di Ealing. In ogni singola scuola sono stati raccolti moltissimi dati, sono state misurate le dimensioni, temperatura e l’illuminazione delle aule, i docenti sono stati sottoposti a questionari e i compiti dei bambini sono stati analizzati per capirne i miglioramenti.

Lo studio ha misurato l’efficacia dell’ambiente scolastico prendendo in considerazione tre principi: la naturalezza, l’individualizzazione dello spazio ed il livello di stimolazione. La naturalezza comprende elementi come la luce solare, e una buona qualità dell’aria, che si ha aprendo spesso le finestre dell’aula. Le finestre non devono essere oscurate da cartelloni o mobili, e devono affacciarsi su un ambiente naturale e verde, come un giardino. L’individualizzazione riguarda elementi come la flessibilità e la possibilità di avere spazi propri. L’aula è più efficace se i banchi sono disposti in “zone di apprendimento” dedicate a diverse attività, se lo spazio è strutturato in modo non frontale, e se i bambini dispongono di spazi che possono personalizzare a loro piacimento.

Un appropriato livello di stimolazione, infine, si ottiene con la presenza di forme e colori, che tuttavia non devono risultare complicate all’occhio del bambino, ma ben proporzionate. Una classe piena di colori risulta troppo confusa, come anche un’aula con le pareti troppo decorate. Al contrario, una classe spoglia e bianca risulta fredda e poco coinvolgente. Un buon livello di stimolazione prevede un equilibrio sia nei colori sia negli elementi decorativi. In questo modo i bambini sono più a loro agio, e di conseguenza più ricettivi verso gli insegnamenti delle maestre. Non solo: lo studio ha rivelato che gli stessi insegnanti lavorano meglio in un ambiente curato e confortevole. Un’aula efficace, quindi, rende i maestri più brillanti e i bimbi più studiosi.

Un articolo di Carlotta Balena 06 3 2015 Startup Italia


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Data ultima modifica: 28 agosto 2016