UNIVERSITARI: AFFITTI IN NERO E REGOLE VIOLATE

CONEGLIANO - Conegliano città universitaria: il boom di iscritti ai vari corsi di laurea che hanno sede nella Città del Cima ha comportato, di recente, anche qualche problema in termini di affitti, con diversi appartamenti locati “in nero” agli studenti fuori sede.

Il problema, denunciato dal sindacato degli inquilini Sunia, trova riscontro nei numeri: sono ben 680 gli universitari che studiano e frequentano i corsi a Conegliano, più quelli di un ateneo on line, ma di questi solo una trentina (compresi alcuni docenti) alloggiano alla Casa dello Studente “Toniolo” di via Galilei. Per gli altri, un sottobosco di affitti in nero e contratti non regolari.

Tanto che il Sunia – d’accordo con il Comune – ha introdotto un particolare tipo di affitto per studenti che consente ai proprietari, in cambio di tariffe basse e massima regolarità, uno sconto fiscale: la cedolare secca al 10 per cento al posto dell’Irpef normale (che di solito si aggira sul 28-38 per cento).

La novità è stata introdotta a febbraio di quest’anno ed è entrata in vigore appieno all’inizio del nuovo anno accademico, in autunno. Secondo i dati di Sunia, sarebbero circa una trentina i contratti per studenti già sottoscritti a Conegliano. Poi, però, c’è il nero: «E Conegliano è una piazza in cui funziona ancora molto bene» attacca Alessandra Gava, sindacalista. «Abbiamo avuto vari tipi di segnalazioni da quando anche qui sono arrivati gli universitari.

Ci sono ragazzi che si rivolgono a noi perché hanno perso la cauzione, altri che firmano un contratto da 300 euro e poi ne devono versare 600, altri ancora che sono costretti a “convivere” con il proprietario perché questo si è tenuto una stanza tutta per sé senza specificarlo minimamente nel contratto».

Negli ultimi anni gli universitari sono aumentati, e Conegliano oggi ha problematiche simili a città come Udine o Treviso, dove la presenza dell’ateneo è vecchia di anni: «Qui però si può ancora arginare il fenomeno», continua Gava, «ai ragazzi raccomandiamo di leggere il contratto dalla prima all’ultima parola.

Ai proprietari di sottoscrivere gli affitti convenzionati, perché il vantaggio fiscale per chi fa le cose rispettando le regole è evidente».

Oggi nella Città del Cima ci sono ben sei corsi di laurea, tutti sedi staccate dell’Università di Padova. Il Corso di laurea in Scienze e tecnologie viticole ed enologiche, al Cerletti (Facoltà di Agraria), conta 263 iscritti; i corsi di Assistenza sanitaria e Infermieristica (Facoltà di Medicina) rispettivamente 81 e 176 studenti, Fisioterapia 82, Terapia occupazionale 38. A questi si aggiunge l’università telematica Pegaso, i cui iscritti seguono i corsi da casa e frequentano Conegliano solo per sostenere gli esami, che si svolgono all’ex convento di San Francesco.

Altri 40 studenti hanno scelto il biennio post diploma dell’Its Agroalimentare Veneto, per diventare tecnici agroalimentari. «Siamo diventati una vera e propria città universitaria», commenta l’assessore all’Istruzione, Gianbruno Panizzutti, «Agraria a Conegliano è sicuramente un’eccellenza italiana, ma noto che anche le altre facoltà riguardano le professioni del futuro.

È ipotizzabile che questi numeri, già in crescita negli ultimi anni, continueranno a salire. La sfida sarà offrire servizi all’altezza, anche se abbiamo già un convitto molto funzionale come Casa Toniolo». E intanto, anche per Conegliano spopolano gli annunci online di appartamenti per studenti sui siti più frequentati dagli universitari, una piccola scossa a un mercato immobiliare immobile di cui la città aveva sicuramente bisogno. (Andrea De Polo)

LA TRIBUNA DI TREVISO - Sabato, 22 ottobre 2016


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Data ultima modifica: 28 novembre 2016