DITE PURE BUONA PASQUA

Ritorno a scuola dalle vacanze pasquali: avevo lasciato i miei alunni con gli auguri di Buona Pasqua, che vuol dire pesach "passare oltre", "tralasciare", e invece con loro voglio ritornare a rivivere la Passione. Voglio ripercorrere il percorso del Golgota, per rammentare in maniere indelebile che il passare oltre, non è altro che l’ennesima vigliaccheria di un mondo destinato a morire.

Perché la morte non trionfa mai se noi la lasciamo fare, non trionfa mai se non la affrontiamo guardandola in faccia, non vince mai, se non l’affrontiamo con gli stessi occhi che usa per rinchiuderci nelle nostre miserie quotidiane.

No, non posso guardare negli occhi i miei studenti, sapendo che una guerra nucleare potrebbe scoppiare da un momento all’altro nella penisola coreana, che una super bomba Usa ha ucciso 94 persone in Afghanistan.

Non posso guardarli negli occhi, sapendo che un uomo che riconosce la vita solo dal colore della pelle diversa, parla di missione di successo la morte di uomini, donne e bambini. No, non farò trionfare il successo della morte, il successo della nostra ignoranza, il successo di un branco impazzito guidato dall’odio.

In Siria, ad Aleppo, un’autobomba è esplosa sui profughi in fuga. 68 bambini morti e il bilancio totale sono 126 vittime. E noi auguriamo Buona Pasqua, tralasciamo. Si cerca un 37enne sospettato di aver ucciso a freddo e a caso un pensionato e di aver postato le immagini su Facebook poco dopo l’omicidio.

E noi, auguriamo Buona Pasqua, tralasciamo. Nello Sri Lanka i rifiuti sulle baracche, hanno fatto 26 i morti. Buona Pasqua allora, passiamo oltre. In Siria, l’attacco chimico sarebbe stato costruito al 100% da menti che hanno ucciso bimbi con il gas nervino. Muoiono in preda ai brividi, per paura, per la mancanza di ossigeno, con la schiuma intorno alla bocca. Perdono sangue dal naso, fitte al torace, indebolimento della vista, restringimento delle pupille, eccessiva sudorazione, defecazione e minzione involontaria, contrazioni, convulsioni e barcollamenti, mal di testa, sonnolenza, interruzione del respiro e morte.

Buona Pasqua a tutti, passiamo oltre. In Turchia, il referendum che fa vincere la dittatura più abbietta, è stato palesemente truccato, ma nonostante l’Osce, che dichiara 2,5 milioni di schede sospette, il mondo reclina il capo. Ma è sempre Pasqua vero? Forza postiamo foto di pastiere, chiudiamo gli occhi, tanto è Pasquetta e Cristo è sceso dalla nostra croce per essere sempre un uomo solo in croce.

Torturato per ore, morto davanti alla folla, simbolo degli innocenti, degli illuminati che subiscono, di fronte alle grida dei quali gli oppressori sono sordi. Ci sono stati incidenti fra studenti e forze dell’ordine in varie località dello Stato indiano di Jammu & Kashmir, con un bilancio di decine di feriti.

Gli studenti sono scesi in piazza in segno di protesta per le violenze avvenute durante il fine settimana nel Degree College di Pulwama in cui vi sono stati almeno 50 feriti. Migranti, 20 morti al largo della Libia ma è probabile che quel mare inghiottirà vite e speranze di tantissime persone nate in una terra dove non si può sognare. In Calabria sono sbarcate 700 persone e hanno segni di torture.

Leggiamo di sei mesi di assedio a Mosul. Sei mesi d’inferno per i bambini iracheni sfollati, uccisi, costretti alla fuga. E questo lo dice una persona straordinaria come Andrea Iacomini portavoce Unicef. Lui vive e combatte per la pace in prima persona, e noi, invece, durante questi giorni ci siamo appassionati alle vicende di Maria De Filippi e Morgan, e per quale motivo la De Sio sia ancora in gara a "Ballando con le stelle".

Io, dopo aver vissuto la tragedia dell’uomo e, volendo regalare a quei visi intrisi di un’innocenza che non è ancora perduta la mia speranza in loro, cerco di suonare e cantare, facendo capire che l’amore è impegno, che devono resistere nella rabbia e nel disprezzo senza tralasciare, senza passar oltre.

"Vi ho falsamente abiurato dall’impegno, / ma perché so che l’impegno è inderogabile, / e oggi più che mai. / E oggi, vi dirò, che non solo bisogna impegnarsi nello scrivere, / ma nel vivere".

Questo lo scriveva Pier Paolo Pasolini, ed è quello che ho spiegato ai miei studenti.

Claudia Pepe - Insegnante di Sostegno e Musica nella Scuola Media. Sempre dalla parte del cuore. Quello dei miei studenti

Huffington Post 19 04 2017


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Data ultima modifica: 19 aprile 2017