Vera ci ha lasciato. E domani 1° maggio la saluteremo*
ore 11.00 Chiesa Buon Pastore Via d’Annunzio 9 Cormano
Maestra elementare, sempre in prima fila per una Scuola pubblica di tutti e tutte.
Per anni delegata Flc Cgil: sindacalista battagliera, ma anche compagna generosa e passionale.
Quante volte l’abbiamo incontrata in piazza nelle numerosissime mobilitazioni, per contrastare le pessime riforme della scuola: Moratti, Gelmini, Giannini per non parlare dell’ultima deforma renziana della "buona scuola".
Sin dagli anni ’70 aveva ben chiaro il suo cammino: lottare per i diritti civili e politici, per l’emancipazione delle donne in primo luogo. Perchè un altro mondo è possibile!
Una combattente anche con la malattia: ogni giorno il suo pensiero sulla situazione politica nel nostro paese e nel mondo correva sui social network, ma non solo, ci regalava anche splendide poesie.
Non riusciamo a scrivere altro al momento, il dolore è immenso. Le sue parole, ancora una volta, ci aiutano.
Questa la sua lettera alle colleghe e ai colleghi della scuola il primo giorno di scuola:
***
Non iniziare la scuola è "dura"
Dura cambiare il percorso
e la propria prospettiva
La scuola è sempre stata una sfida intellettuale ed umana.
Ho avuto la fortuna di avere una compagna di vita, vicino a me in questo percorso.
Abbiamo iniziato insieme, abbiamo costruito ed imparato insieme ed anche sofferto e superato molte difficoltà.
La scuola come luogo di relazioni fra adulti che operano insieme ....gli alunni hanno una storia....ce l’hanno anche i docenti.
Riuscire a non scordarlo è importante.
La relazione è più vera ed efficace.
Oggi ho "nostalgia "di tutto questo.
Nostalgia delle mie migliori energie
Dei sorrisi e delle lacrime.
Avrei voluto finire ciò che avevo iniziato con Giuly in altro modo.
La vita ci sottopone a delle prove a cui è difficile trovare un senso.
A Giuly e a tutte voi che, nonostante tutto , riuscite a dare un senso a ciò che è rimasto della "scuola pubblica " dico non mollate.
Non fatevi soverchiare dai "finti premi" o dal fare senza comprendere.
Veniamo da un’altra storia.
Una storia che non dimentica chi ha di fronte.
Ciao raga
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Sereno
Sereno e’ lo sguardo
e l’abbraccio.
Cammina al suo fianco :
e’ il respiro
del mondo ?
Le speranze
si vestono
anche del suo sorriso.
Di questa tenerezza
soffusa nel vento
che la riconosce donna.
Io canto
la vita e l’orgoglio
di essere donna.
Il suo sguardo
è una carezza lieve,
su un corpo
che grida la sua dignità.
Io canto
la vita è l’orgoglio
di essere donna.
Energia che chiama
la terra ed il mare
a testimonianza
della propria lotta.
Io canto
la vita è l’orgoglio
di essere donna.
Redazione NonUnodiMeno
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