COMUNE LODI: TUTTI I BAMBINI SONO UGUALI

“Tutti i bambini sono uguali”.

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Sabato pomeriggio a Lodi tutti in piazza con il Coordinamento Uguali Doveri “sotto la bandiera della solidarietà, della coesione sociale e dell’integrazione, per la tutela dei diritti dell’infanzia, per contrastare la povertà e per la difesa delle fasce più deboli della popolazione nonché per affermare valori fondamentali quali dignità, umanità, uguaglianza e antirazzismo”.

I motivi della manifestazione (concentramento alle ore 15 davanti alla Prefettura e corteo fino a Piazza Castello con parole e musica fino in serata) riguardano la discriminazione verso figli di extracomunitari operata dall’amministrazione comunale con la modifica del regolamento per l’accesso ai servizi scolastici e sociali.

Per i cittadini non comunitari che fanno richiesta di agevolazioni per questi servizi, ad esempio le mense scolastiche, corre l’obbligo di certificare di non avere proprietà immobili o mobili nel loro paese d’origine. “L’ottenimento di tutti questi documenti e, soprattutto, la corretta corrispondenza dei titoli pretesi risulta, tranne in casi eccezionali, impossibile” sostengono la Cgil di Lodi con le associazioni Lodimondo e Di Vittorio, tutte componenti del CUD, appunto il Coordinamento trasversale che raggruppa partiti, liste civiche e gruppi consiliari, sindacati, enti, gruppi di genitori e di volontariato, attivisti.

Questi attestati peraltro verrebbero alla fine a costare più della eventuale detrazione sui servizi ma senza di essi si finisce direttamente in fascia massima. “Su 259 domande ricevute dagli uffici comunali (per mensa + asili nido + scuolabus + pre-post scuola), ne sono state accettate finora solo 5, mentre quelle rifiutate risultano 254 causa difformità ovvero per mancanza dei do

“La vicenda è vergognosa e sconcertante. Una letterale ingiustizia” commenta Francesca Di Bella della Fp Cgil Lodi, aprendo anche un nuovo fronte di preoccupazioni. “Ci stanno telefonando le educatrici dei nidi comunali comunicandoci che molte famiglie straniere hanno ritirato i loro bambini dai servizi. Questo potrebbe creare il rischio oggettivo di un vuoto occupazionale tra le lavoratrici e i lavoratori delle mense e della cooperativa”. Sì, perché a Lodi i nidi comunali sono due e da quest’anno in uno lavorano educatrici comunali, l’altro è affidato interamente al personale della cooperativa". E la contrazione del servizio coinvolgerebbe entrambi.

tiziana.altea | 28 settembre 2018, 08:49 Cgil Funzione Pubblica


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Data ultima modifica: 17 gennaio 2019