1 Maggio

Le madri e i padri costituenti, quando hanno scritto la Costituzione, non hanno fotografato il mondo che avevano attorno: hanno fotografato un futuro possibile.

La Costituzione è un manuale di istruzioni per costruire, articolo dopo articolo, una società in cui sarebbe bellissimo vivere.

Ogni cittadino ha “diritto al lavoro”, dice (art. 4), ma non un lavoro purchessia, bensì un lavoro che contribuisca “al progresso materiale o spirituale della società”.

E non ha diritto a un salario purchessia, ha diritto a un salario “in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa” (art. 36), libera e dignitosa.

Peraltro l’iniziativa economica privata, prendiamo nota, “Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”, ripeto non può svolgersi in modo da recare danno alla dignità umana (art. 41).

E oh, guarda qui: “La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore” (art. 37).

La Costituzione è la fotografia di un Paese che ancora non c’è, perché non abbiamo seguito il manuale di istruzioni come avremmo dovuto. Ma si può iniziare a farlo. Si deve.

Buon primo maggio a tutte e tutti.

Grazie a Cecilia Strada 01 05 2021

*Immagine: La siesta di Jean Millet

Millet fu in grado di raccontare la vita dei contadini con vivissima vicinanza affettiva, analizzando la loro semplice e faticosa quotidianità nei campi in tutte le sue fasi e in ogni momento della giornata, dall’alba al tramonto.

Tecnica e materiali:

Pastello e matita Conté nera su carta velina color marrone chiaro

Data ultima modifica: 1 maggio 2021