Ho sostenuto l’esame di maturità nel secolo scorso, quell’anno, il Festival di Sanremo lo vinse Enrico Ruggeri, con il brano "Mistero"; i Radiohead pubblicarono il loro album di debutto "Pablo Honey" che conteneva la splendida "Creep"; il Grunge era la nostra fede e Kurt Cobain era il suo Profeta.
Non avevamo telefoni cellulari; non avevamo televisioni satellitari;
non avevamo internet. I nostri social network erano il bar, la discoteca, il campetto. Silvio Berlusconi doveva ancora "scendere in campo". Francesco Totti, invece, aveva appena esordito in Serie A - a 16 anni.
Io ero perdutamente innamorato di una mia compagna di classe, ragion per cui, credo di aver fatto al massimo due assenze in tutto il quinto anno.
Mi preparavo agli esami studiando durante il giorno e uscendo la sera - per lo più, andavo a fare un giro all’EUR per bere una birra e fare quattro chiacchiere con il mio amico M. Ci sedevamo sulla scalinata che si trova in fondo a Viale Europa e immaginavamo il futuro: io avvocato e lui architetto. Totale: la mia compagna di classe si è sposata e ha fatto due figli, ovviamente, con un altro uomo; io non ho mai fatto l’avvocato, lui non ha mai fatto l’architetto... Di quello che sognavamo è rimasto davvero poco.
Ma la vita è ciò che ti capita mentre sei impegnato a fare altri piani, cantava il saggio John Lennon.
Tutto questo per dire ai ragazzi di oggi che l’esame di stato resterà per sempre come uno dei ricordi più belli della loro vita (!).
Cari ragazzi, per quanto possa sembrare assurdo, per quanto possa sembrare una velata minaccia, vi posso assicurare che nei prossimi anni rimpiangerete questo periodo. Perché dopo la maturità si inizia a fare sul serio.
Il mondo diventerà ogni giorno più competitivo e complicato. Inizierete ad avere sempre più responsabilità e sempre meno diritti.
Ma non è davvero il caso di pensare a questo, ora.
Adesso è il momento di celebrare la vostra gioventù, è il momento di sostenere senza paturnie questo benedetto esame e poi godervi alla grande l’estate con la E maiuscola, quella del grande salto.
Date retta al prof., se volete essere felici “da grandi”, abbiate il coraggio di essere voi stessi. Ricordatevi sempre che il risultato non è che la minima parte dell’esperienza.
Inseguite i vostri sogni.
Difendeteli senza pietà.
Gli esami si affrontano come i lupi di mare affrontano l’oceano: rispetto, ma nessuna paura.
21 .6.2023 Post di Guido Saraceni
Tempus Fugit ❤