L’ attrice ha declamato il testo scritto da Stefano Bartezzaghi, dimostrando, come espressioni di uso comune nella lingua italiana nascondano in sé il germe del maschilismo.
Il contrasto a ogni forma di violenza contro le donne deve partire dal linguaggio.
"Un cortigiano: un uomo che vive a corte.
Una cortigiana: una… mignotta.
Un massaggiatore: un cinesiterapista.
Una massaggiatrice: una… mignotta.
Un uomo di strada: un uomo del popolo.
Una donna di strada: una… mignotta.
Un uomo disponibile; un uomo gentile e premuroso.
Una donna disponibile: una… mignotta.
Un passeggiatore: un uomo che cammina.
Una passeggiatrice: una… mignotta.
Un uomo con un passato: un uomo che ha avuto una vita, in qualche caso non particolarmente onesta, ma che vale la pena di raccontare.
Una donna con un passato: una …mignotta
Uno squillo: il suono del telefono.
Una squillo: …dai non la dico nemmeno.
Un uomo di mondo: un gran signore.
Una donna di mondo: un gran…mignotta.
Uno che batte: un tennista che serve la palla.
Una che batte: …non dico manco questa.
Un uomo che ha un protettore: un intoccabile raccomandato.
Una donna che ha un protettore: una…mignotta.
Un buon uomo: un uomo probo.
Una buona donna: una…mignotta.
Un uomo allegro: un buontempone.
Una donna allegra: una…mignotta.
Un gatto morto: un felino deceduto.
Una gattamorta: una …mignotta.
Uno zoccolo: una calzatura di campagna.
Una zoccola..."
Monologo Paola Cortellesi tratto dal decalogo di Stefano Bartezzaghi