Mosaico "umano" a Guernica

Un murale "umano" nella città di Guernica in solidarietà a Gaza

Centinaia di persone hanno ricreato l’immagine dall’alto di una bandiera palestinese con a fianco un dettaglio del famoso quadro di Picasso, ispirato alla città basca distrutta dalle bombe nel 1937, diventato icona del pacifismo mondiale

In centinaia si sono dati appuntamento nella piazza del mercato della città basca di Guernica, la stessa distrutta dal bombardamento che ispirò l’omonimo capolavoro di Picasso, con lo slogan "il mondo non accetti un’altra strage".

Tutti insieme, con i loro cartelli sulle spalle, hanno ricreato l’immagine dall’alto di una bandiera palestinese con a fianco un dettaglio del famoso quadro, icona del pacifismo mondiale.

Poi, come quel tragico 26 aprile del 1937, le sirene sono tornate a suonare per denunciare, dichiarano gli organizzatori, "il genocidio in Palestina".

"Il mondo e la storia non possono accettare un’altra Guernica: da questo luogo così simbolico, teatro della prima grande atrocità contro i civili, chiediamo che finisca la mattanza di Gaza", commentano gli organizzatori dell’associazione Gernika-Palestina.

Pablo Picasso dipinse Guernica in soli due mesi per denunciare la storia del conflitto fratricida che si stava consumando nel Paese iberico e lo fece esporre nel padiglione spagnolo dell’esposizione universale di Parigi (maggio-novembre 1937).

09/12/2023 Reuters Rainews

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INTERNAZIONALE

Mosaico umano sostiene la Palestina a Guernica di El Mayadeen

I presenti hanno disegnato con i loro corpi l’emblema rosso, bianco, nero e verde in segno di protesta contro le aggressioni di “Israele” nella Striscia di Gaza.

La località di Guernica, nel Paese Basco, è stata ancora una volta il centro di pennelli e tele, ma questa volta non per mano del celebre artista spagnolo Pablo Picasso, bensì di centinaia di persone determinate a creare un gigantesco mosaico con la bandiera della Palestina.

A partire dalle 12:00, ora locale, in Pasealekua, il luogo attaccato 86 anni fa dai bombardieri fascisti, i partecipanti hanno disegnato con i loro corpi l’emblema rosso, bianco, nero e verde in segno di protesta contro le aggressioni di “Israele” nella Striscia di Gaza.

Hanno anche organizzato un evento con la partecipazione di artisti della terra levantina e bertsolari​, improvvisatori popolari di versi in euskera, la misteriosa lingua basca.

Durante l’evento, i manifestanti hanno sottolineato che non è possibile “tollerare ulteriori distruzioni di un popolo” e neanche “accettare ciò che sta accadendo“.

“Dal luogo qui, particolarmente sfortunato tra tutte le atrocità della storia dell’umanità, chiediamo che si ponga fine a un massacro“, ha dichiarato la dichiarazione finale.

Il 26 aprile 1937, aerei della Germania di Adolfo Hitler, protetti dai caccia italiani di Benito Mussolini e in complicità con i militari golpisti dello spagnolo Francisco Franco, hanno lanciato 31 tonnellate di esplosivi sulla regione.

Poco dopo, il pittore avanguardista Pablo Picasso dipinse la sua migliore rappresentazione della deformità prodotta dall’orrore e dalla mostruosità della morte su un tappeto di circa 3,5 per 7,8 metri.

contropiano.org - di El Mayadeen

Data ultima modifica: 15 dicembre 2023