"Da anni come Uds ribadiamo la nostra contrarietà ad ogni forma di presenza delle forze dell’ordine nelle nostre scuole - dichiara Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione Degli Studenti (Uds) - già con i decreti sicurezza di Salvini abbiamo visto aumentare esponenzialmente le forme di repressione nei confronti del corpo studentesco: perquisizioni, sanzioni, cani anti droga nei nostri istituti sono ormai all’ordine del giorno".
"Aumentare le forme punitive - continua Alice Beccari, dell’esecutivo dell’Uds - non serve a contrastare gli episodi di violenza e discriminazioni nelle scuole, ma solo a marginalizzare chi vive situazioni di disagio, senza trattare il problema strutturalmente.
Per i giovani, "serve intervenire alla radice, con misure di supporto, cura e promozione del benessere psicologico e una riforma della didattica e della valutazione che renda le scuole luoghi realmente inclusivi, che abbiano come obiettivo la formazioni di tutti, non la punizione di chi si trova in situazioni di difficoltà."
"Il 16,17 e 18 febbraio - conclude Chiesa - ci troveremo a Roma insieme a centinaia di studenti da tutto il Paese per discutere della nostra proposta di un altro modello di scuola, ribadendo che un’istruzione, maggiormente presente e inclusiva non è utopia."
Notizie Ansa 06 febbraio 2024