Incontro delegazione NONUNODIMENO con il Cardinal Matteo Zuppi Presidente della CEI
Una delegazione dell’Associazione NonUnoDiMeno guidata dal Presidente Giansandro Barzaghi ha incontrato nella mattinata di Venerdì 25 ottobre il Presidente della Cei Cardinale Matteo Zuppi presso la sede dell’Arcivescovado di Bologna.
La delegazione ha presentato al Cardinale il Progetto IMPARIAMO LA PACE già sottoscritto da prestigiose personalità e rivolto principalmente a scuole e università perchè nella autonomia siano loro stesse le costruttrici di
Progetti di Educazione alla Pace
perchè, diceva Maria Montessori, "L’Educazione è l’arma della Pace".
L’incontro, durato oltre un’ora, si è concluso con l’auspicio importante che Scuole e Università diano poi vita ad
UN’UNICA GRANDE RETE
delle Scuole/Università per la PACE per contrastare il reclutamento ideologico alla GUERRA.
Giansandro Barzaghi
Presidente Associazione NonUnoDiMeno
Il documento IMPARIAMO LA PACE presentato Venerdì 25 ottobre 2024 durante l’incontro con il Cardinale Zuppi
IMPARIAMO LA PACE
LA SCUOLA DELLA COSTITUZIONE E’ LUOGO DI PACE E DI ACCOGLIENZA.
Ci rivolgiamo alle Scuole e alle Università affinchè siano protagoniste, nella loro Autonomia, nel dare vita a vere e proprie ACCADEMIE DELLA PACE (Accademie per distinguerle dalle Accademie militari) che pratichino una Cultura di Pace, onde evitare che le scuole stesse diventino luogo di reclutamento e di formazione dell’Esercito in un momento in cui la Guerra è ritornata prepotentemente nella storia dell’Umanità.
Quattro sono gli argomenti che intendiamo proporre per dare vita a questo Progetto:
1) Come costruire una Cultura di Pace in alternativa ad una Cultura di Guerra.
Una Cultura di Pace per essere credibile deve partire dal vissuto di ragazze/i per individuare l’origine dei conflitti sia personali che di gruppo, sia interculturali che di genere.
Bisogna cioè capire come si generano le dinamiche di sopraffazione e di violenza e come si possono affrontare con pratiche finalizzate alla gestione e al superamento del conflitto.
Per andare alla radice del problema andrebbe ribaltato prima di tutto il Paradigma dominante basato sul culto dell’individuo (vedere le nuove linee guida per l’Educazione Civica) sull’individualismo competitivo che porta alla prevaricazione e alla concorrenzialità meritocratica per sostituirlo con un nuovo Paradigma e con nuove pratiche educative che si rifanno ad una Pedagogia dialogica, all’Apprendimento Cooperativo, al lavoro di equipe, all’Imparare insieme in quanto “nessuno si educa da solo” (Paulo Freire nella Pedagogia degli oppressi).
2) Come affrontare la gestione dei conflitti personali/di gruppo, di genere e interculturali.
Questa impostazione, se gestita con cura, può far sì che i comportamenti appresi e condivisi si ispirino ad una cultura del dialogo, del rispetto reciproco, della relazione non violenta. Significa Educare alla Pratica della Mediazione capace di attivare percorsi e dinamiche che evitino lo scontro per proporre una diversa soluzione.
Per arrivare a questo non basta la buona volontà ma servono esemplificazioni, strumenti di conoscenza e di predisposizione psicologica, contributi teorico-pratici con pacchetti di ore adeguati. Ad esempio proponiamo di utilizzare le ore di Educazione Civica, che non possono essere intese solo come Educazione ai doveri, ma soprattutto come Educazione ai diritti e ai valori fondamentali della nostra Costituzione.
In queste ore di E.C. pedagogisti o psicologi possono dimostrare attraverso, pratiche di gruppo – giochi di ruolo – arte della mediazione, che lo scontro o la violenza si possono evitare a partire da una pre-condizione che è il rispetto dell’altra/o e il riconoscimento delle diversità a partire da quella di genere.
Va da sé che i progetti che le scuole attiveranno nella loro autonomia saranno tanto più efficaci se si baseranno sulla partecipazione attiva degli studenti che dovranno essere i primi protagonisti di questi percorsi e non i fruitori passivi di nozioni calate dall’alto
3) Come costruire azioni concrete di Solidarietà e di Cooperazione con le zone di guerra.
La Solidarietà e la Cooperazione possono nascere se da una parte si sconfigge l’indifferenza dilagante e se dall’altra le ragazze/i vengono informati su quali sono le zone di guerra, quali le cause che hanno generato quel conflitto e quali sono le condizioni che stanno vivendo quelle popolazioni civili spesso vittime prime di massacri indiscriminati.
Solo così si possono stabilire relazioni con gli studenti di quei paesi per interscambi culturali.
Per questo le Scuole o le Università dovrebbero avvalersi del contributo di storici in grado di raffigurare che cosa ha significato la Guerra nella storia dell’umanità, dalle due guerre mondiali fino alle guerre attuali.
A questo punto si può pensare ad iniziative di Solidarietà e di Cooperazione come l’invio di aiuti umanitari ottenuti attraverso il raccoglimento di fondi da parte di tutte le componenti scolastiche, coinvolgendo le istituzioni sul territorio. E là dove le scuole in zone di guerra vengono addirittura bombardate e distrutte si può pensare a campagne per la costruzione di nuove scuole.
Le Scuole e le Università sono un fattore prezioso perché la cultura affratella, la conoscenza impedisce pregiudizi e l’istruzione abbatte barriere e muri apparentemente insormontabili.****
4) Come far sì che le Scuole e le Università siano un Presidio di Pace in sintonia con quanto affermato da Concetto Marchesi, uno dei Padri Costituenti, davanti all’Assemblea Costituente: “il Presidio della Nazione non è l’Esercito ma è la Scuola” ribaltando così il concetto di Nazione proprio di ogni Nazionalismo
Una Cultura di Pace deve partire dal presupposto che la Guerra non è INEVITABILE. Pertanto occorre che sia chiaro nelle coscienze delle giovani generazioni (e non solo) che può e deve esistere un’ ALTRA VIA alternativa allo scontro e alla guerra.
Questa Alternativa è costituita da un insieme di meccanismi e di regole che si possono attivare per una “soluzione pacifica delle controversie internazionali” come recita il Diritto Internazionale, ahimè, oggi calpestato drammaticamente ogni giorno. Per aprire una fase nuova occorre riprendere quel Diritto Internazionale che è stato pensato da alcuni visionari dopo due guerre mondiali e milioni e milioni di morti proprio per disinnescare il ricorso alle guerre e per aprire percorsi di Pace verso l’espulsione della guerra dalla storia dell’umanità.
In questo senso le scuole potrebbero avvalersi del contributo di giuristi esperti di Diritto Internazionale.
Oggi assistiamo ad una continua escalation militare che non esclude il ricorso ad armi sempre più sofisticate o addirittura alla guerra nucleare. Pertanto se pensiamo alla Scuola come ad un luogo di Pace e di accoglienza, vediamo con preoccupazione da una parte il ripresentarsi di ideologie nazionaliste e sovraniste irriducibili e dall’altra l’ingresso dell’esercito nelle Scuole o anche Progetti di collaborazione tra Università e industrie produttrici di armi.
Temiamo che questi interventi delle Forze Armate aumenteranno con l’aumentare delle guerre.
Ora la semplice denuncia è doverosa ma non sufficiente. Il Progetto delle Accademie della Pace dovrebbe andare alla radice del problema e affrontare ciò che sostiene il Presidente Mattarella e cioè che “L’EDUCAZIONE ALLA PACE NON E’ BUONISMO MA REALISMO”
Ricordiamo anche ciò che affermava la grande pedagogista Maria Montessori che affermava che “occorre organizzare la Pace preparandola scientificamente attraverso l’Educazione”
Per questo proponiamo la costruzione di una vera e propria
RETE DELLE ACCADEMIE DELLA PACE PER CONTRASTARE LA CULTURA DI GUERRA E AVVIARE PERCORSI DI PACE.
I FIRMATARI:
NONUNODIMENO APS Milano
Paola Molesini Dirigente scolastica Istituto Cardano – Mi
Giovanna Mezzatesta Dirigente scolastica Liceo Bottoni – Mi
Emanuela Germanò Dirigente scolastica Istituto Galvani – Mi
Anna Ferri Dirigente scolastica Istituti Puecher/Rinnovata – Mi
Francesco Reale Presidente Consiglio di Istituto Cartesio - Cinisllo B. (Mi)
Edoardo Gussoni Studente Istituto Cardano - Mi
Carlo Alberto Romano Prof/Direttore Centro Ricerca University for Peace Bs
Vittorio Morfino Prof. Ordinario Scienze Umane - Univ. Bicocca – Mi
Alberto Castelli Prof. Ordinario Scienze Umane - Univ.INsubria - Va-Co - Delegato Rete Univ. Per la Pace
Stefano Bonometti Prof . Associato Scienze Umane - Univ. Insubria - Va-Co
Roberto Escobar Già Prof. Ordinario Filosofia Politica - Univ. Statale – Mi - Critico cinematografico
Enrico Finzi Vice Presidente Casa della Cultura – Mi
Beppe Bagni Già Presidente Nazionale CIDI
Irina Casali Regista - Direttrice Artistica Teatro Fabbrica delle Esperienza
Gianna Fracassi Segretaria Nazionale Flc/Cgil
Gianfranco Pagliarulo Presidente Nazionale A.N.P.I
Marco Tarquinio già Direttore "Avvenire" - Parlamentare Europeo
Primo Minelli Presidente dell’A.N.P.I. Provinciale – Milano
Mimmo Lucano Sindaco di Riace - Parlamentare Europeo
Daniela Gasparini già Sindaca Cinisello B. (Mi) - Deputata XVII° legislatura
Sergio Maestroni già Sindaco di Pregnana M.se - Mi
Onorio Rosati Consigliere Regionale – Lombardia
Paolo Romano Consigliere Regionale - Lombardia
Tommaso Gorini Consigliere Comunale - Mi
Luca Stanzione Segretario Generale CDLT – Mi
Basilio Rizzo Storico Consigliere Comunale – Mi
Mediterranea Saving Humans – Nazionale
Corrado Mandreoli Vice-Presidente ResQ - Onlus
Associazione Costituzione Beni Comuni
Enrico Panini già segreteria nazionale CGIL
Francesco Sinopoli Presidente Fondazione Di Vittorio CGIL
Don Giovanni Salatino Prete Diocesi – Milano
Don Massimo Mapelli Caritas Ambrosiana
Giulia Pelucchi Presidente Municipio 8 – Mi
Anita Pirovano Presidente Municipio 9 – Mi
Jessica Merli Segretaria Generale Flc/Cgil – Mi
Laura De Caroli Finzi Consuleur professional
Roberto Lovattini MCE - Coordinatore Europe for Peace – Pc
Silvia Colombati Docente Referente Progetto Impariamo la Pace - IIS Cardano – Mi
Direttivo di ALFABETI Scuola per stranieri – Mi
Scuola Popolare Don Milani Milano
Agorà -Scuola Italiano L2 Quarto Oggiaro – Mi
Giorgio Pagnoni Presidente Gruppo prevenzione e Dipendenza – Mi
Mariella Muschiato Socia Fondatrice Ass. Qdonna – Lissone (Mb)
Laura Muschiato Socia Fondatrice Ass. Qdonna – Lissone (Mb)
Sezione A.N.P.I Codè-Montagnani-Marelli Municipio 8 – Mi
Sezione A.N.P.I Poletti e Caduti di Trenno Municipio 8 – Mi
Sezione A.N.P.I Carla Del Rosso Quarto Oggiaro – Mi
Sezione A.N.P.I. G. Grassi Bresso – Mi
Sezione A.N.P.I. Almo Colombo (Isola) - Mi
Sezione A.N.P.I. Affori Bruzzano - Mi
Sezione A.N.P.I. Milano Città Studi 25 Aprile Municipio 3 - Mi
Aggiornamento 29/10/2024 scarica il documento:
SE SEI INTERESSATO/A, se vuoi condividere il Progetto nella tua Scuola o Università scrivi a : info@nonunodimeno.net