PARLANO DI NOI : UN FARO PER IL DIALOGO

L’Accademia della Pace : un faro per il dialogo e la non violenza

All’Istituto Cardano di Milano è stata inaugurata l’Accademia della Pace, un progetto ambizioso nato per promuovere una cultura della non violenza e del dialogo in un mondo sempre più segnato da conflitti e tensioni. Frutto della collaborazione tra la scuola e l’associazione NonUnodiMeno, questa iniziativa vuole offrire ai giovani strumenti concreti per costruire una società più giusta e inclusiva. « La pace si impara », ha sottolineato Giansandro Barzaghi, presidente di NonUnodiMeno. « Non è un’utopia, ma un obiettivo raggiungibile attraverso l’educazione e il dialogo ».

L’Accademia della Pace prende ispirazione da oltre quindici anni di lavoro sul campo dell’associazione, che si è distinta per l’impegno nella lotta contro la dispersione scolastica. Con progetti come la “Scuola Popolare”, ispirata alla tradizione di Don Milani, NonUnodiMeno sostiene da 15 anni studenti in difficoltà, ottenendo risultati significativi. « Abbiamo scelto di intervenire direttamente nella scuola pubblica », ha spiegato Barzaghi, « e all’Istituto Cardano, grazie al nostro lavoro, la dispersione scolastica è scesa dal 25% al 10% ».

L’inaugurazione rappresenta un ulteriore passo avanti in un contesto globale segnato da tensioni crescenti. « Stiamo assistendo a processo di militarizzazione all’interno delle scuole : visite guidate alle industrie belliche, stage con generali o ammiragli e promozione di una mentalità orientata al conflitto. Non possiamo accettare che questo diventi il modello educativo per i nostri ragazzi. La scuola deve essere il luogo dove si impara la pace, non la guerra », ha dichiarato il presidente. Per questo l’Accademia vuole essere un punto di riferimento, « educando i giovani al rispetto reciproco e alla gestione non violenta dei conflitti, partendo da un nuovo umanesimo integrale ».

L’associazione ha elaborato un progetto, firmato da una cinquantina di autorevoli personalità, che pone al centro il tema “Impariamo la pace”, presentato anche al Cardinale Zuppi, presidente della Cei. « A livello internazionale, la guerra non è inevitabile : ci furono visionari, dopo la Seconda Guerra Mondiale, che istituirono organismi come l’Onu e la Corte penale internazionale di giustizia, capaci di creare soluzioni pacifiche alle controversie internazionali », ha ricordato Barzaghi.

All’inaugurazione al Cardano, che prosegue fino a lunedì 13 gennaio, hanno partecipato centinaia di studenti e rappresentanti della società civile. Durante l’intera settimana, sono stati organizzati incontri che hanno affrontato temi come l’articolo 11 della Costituzione, la violazione dei diritti dei bambini nelle zone di guerra e il genocidio del Ruanda.

Particolarmente significativi sono stati i messaggi del Cardinale Matteo Zuppi e del presidente nazionale dell’ANPI, che hanno ribadito l’importanza di iniziative come questa. La risposta degli studenti è stata entusiastica. « Non ci aspettavamo un’attenzione così alta : ad ogni incontro, centinaia di ragazzi hanno partecipato attivamente, facendo domande e dimostrando interesse. Questo ci dà speranza per il futuro. »

Durante un incontro sulla Palestina, ad esempio, è stato raccontato l’episodio di una scuola bombardata, dove hanno perso la vita bambini innocenti. « I ragazzi sono rimasti scioccati. Non conoscono queste storie, perché spesso non vengono raccontate. Ma è solo attraverso la conoscenza che possiamo cambiare le cose ». L’idea è che il progetto prosegua durante l’anno, utilizzando le ore di educazione civica per approfondire questi temi e costruire una coscienza condivisa.

Il cuore del progetto risiede nella capacità di unire diverse realtà, superando la frammentazione che spesso limita l’efficacia delle iniziative. « Oggi ci sono tante associazioni, reti e movimenti che lavorano per la pace, ma troppo spesso lo fanno in modo isolato », ha sottolineato Barzaghi.

« Dobbiamo unire le forze e costruire un’unica rete nazionale, che coinvolga scuole, università e organizzazioni, per far crescere questa cultura della pace. »

Il nome “Accademia della Pace” è stato scelto con cura. Richiamandosi alle antiche accademie filosofiche, simbolo di conoscenza e dialogo, si pone in netto contrasto con le accademie militari. « L’educazione è l’arma più potente che abbiamo per contrastare la violenza. Attraverso l’apprendimento possiamo sostituire la cultura della guerra con una cultura di rispetto e cooperazione ».

L’Accademia della Pace del Cardano rappresenta una luce in un momento storico complesso. Come ha ribadito Barzaghi, « dobbiamo lasciare ai nostri figli e nipoti un mondo migliore. E per farlo, dobbiamo partire dall’educazione. La pace si impara, giorno dopo giorno ».

Redazione Festival della Missione 11 01 2025

Data ultima modifica: 14 janvier 2025