NUOTO SINCRONIZZATO: L’URLO DI LAMPEDUSA

I mondiali di nuoto sincronizzato di Budapest l’Italia per la prima volta sale sul podio più alto con l’oro storico conquistato da Manila Flamini e Giorgio Minisini con una performance che racconta il dramma degli immigrati.

Il servizio di Margherita Ferrandino dal Tg3 delle 19 del 17 luglio 2017

Una medaglia per i migranti

Una medaglia d’oro dedicata al dramma dell’immigrazione e alla speranza di tante famiglie che ogni giorno scappano dalla guerra, dalla fame, dalla persecuzione.

È ciò che hanno fatto Manila Flamini e Giorgio Minisini, i due giovani che, con una impresa storica, si sono piazzati primi (davanti a Russia e Stati Uniti) nel nuoto sincronizzato in coppia ai mondiali di Budapest.

Non solo lo hanno fatto su un pezzo musicale di due minuti e 19 secondi dal titolo “A scream from Lampedusa” (L’urlo di Lampedusa). Insomma una dedica premeditata, evidentemente.

Una prestazione che è stata fatta con consapevole scelta, con una forza comunicativa che non poteva non sapere che il mondiale si teneva a Budapest, nella capitale del paese di Orban che si oppone strenuamente all’ingresso di rifugiati e minaccia muri e azioni di forza.

Ecco un’Italia della quale fa piacere essere cittadini. L’Italia che parla di invasione, che gonfia i numeri degli arrivi, che taccia i migranti di terrorismo, che dice che portano malattie e germi, sappia che c’è un paese nobile, sordo alle loro frottole, che conosce la storia e sa che l’accoglienza può solo far bene. A tutti.

(Raffaele Masto – Buongiorno Africa) 18 07 2017


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Data ultima modifica: 24 luglio 2017