Il "povero Cristo" l’ultimo capolavoro di Capossela girato a Riace

"Il viaggio è la metafora che meglio rappresenta questa storia (…). A Riace il futuro è stato presente" dice Mimmo Lucano, ex Sindaco della cittadina calabrese e simbolo di accoglienza, parlando con Vinicio Capossela durante le riprese dell’ultimo singolo del cantante "Il povero Cristo" .

È Mimmo Lucano uno dei protagonisti del backstage del nuovo video di Vinicio Capossela, “Il povero Cristo”. Il singolo anticipa il suo nuovo album “Ballate per uomini e bestie” ed è stato girato a Riace, Paese di cui Lucano è stato Sindaco, sempre in prima linea per quanto riguarda l’accoglienza dei migranti.

"Il viaggio è la metafora che meglio rappresenta questa storia (…). A Riace il futuro è stato presente" dice Mimmo Lucano, ex Sindaco della cittadina calabrese e simbolo di accoglienza, parlando con Vinicio Capossela durante le riprese dell’ultimo singolo del cantante "Il povero Cristo".

Vinicio Capossela è tornato con questo primo singolo estratto dal prossimo album "Ballate per uomini e bestie" che verrà pubblicato il 17 maggio da La Cùpa/Warner Music Italy.

Questo undicesimo album è "un cantico per tutte le creature, per la molteplicità, per la frattura tra le specie e tra uomo e natura” e per questo è stato anticipato da un brano che parla dell’incapacità dell’uomo "di salvarsi seguendo il precetto in cui è racchiusa tutta la Buona Novella : ‘Ama il prossimo tuo come te stesso’”.

Il sogno di un mondo libero

"Vorrei vivere in una società dove i confini non hanno significato. Un mondo libero : unico cielo, unica terra, unico mare" continua Lucano che in questi anni ha rappresentato per gran parte dell’Italia un simbolo di accoglienza e di resistenza. E proprio a Riace è stato girato il video di questo singolo scritto da Vinicio Capossela e Miriam Rizzo con la regia di Daniele Ciprì che firma anche la fotografia. Prodotto da Groenlandia, con il sostegno della Calabria film Commission, è interpretato da Enrique Irazoqui, il celebre Gesù de “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini e Marcello Fonte, Palma d’oro a Cannes nel 2018 per Dogman, mentre il ruolo femminile è affidato a Rossella Brescia.

Un articolo su music.fanpage.it 20 04 2019

Perché non bombardate Riace come Guernica ? di Francesco Cirillo

Ma sì, visto che ci sono oramai, questi uomini del potere occulto e non, che abbiano il coraggio civico di bombardarla Riace, con Mimmo Lucano dentro e tutti i suoi conniventi. Cancellatelo questo paese dalla geografia della Calabria. Hanno trovato, finalmente, un capro espiatorio, che copre tutte le cose che non hanno mai fatto contro i boss della ‘ndrangheta, verso i quali sono rimasti supini, facendoli pascere a piacimento e rendendoli forti.

La ‘ndrangheta della Locride gode di queste persecuzioni contro il sindaco Lucano. Lo hanno avuto da sempre sulle scatole, per la sua amicizia con i pochi sindaci antimafia della Locride, per la sua amicizia con Mario Congiusta e la sua associazione, con Don Ciotti, Gino Strada, Nik Spatari, e lo hanno minacciato in vari modi, avvelenandogli i cani, sparando alla Trattoria Donna Rosa, inviandogli lettere anonime, facendo denunce su denunce su qualsiasi cosa facesse in paese, inventandosi anche oppositori che non erano altro che avanzi di galera, perché Riace era e resta un avamposto contro la ‘ndrangheta. Ora ci si diverte a mostrare i muscoli ed ogni giorno, in questo paesino dell’Aspromonte, arrivano carabinieri, guardia della finanza, forestali, a sequestrare qualsiasi cosa sia passato per le mani di Mimmo Lucano. Qualche giorno fa è stata la volta della fattoria didattica, dove sono state sequestrate dalla forestale le casette di legno dove vengono ricoverati gli asini per la raccolta differenziata, e le altre casette adibite per la fattoria. Dicono che non erano a norma : in una zona dove a norma non c’è neanche la strada 106, dove muoiono decine di persone per incidenti stradali, si sequestra la casetta degli asini ? E ieri sera, i carabinieri erano in paese, per notificare un nuovo avviso di conclusione indagine per Mimmo Lucano e altre nove persone per truffa aggravata. Al centro delle indagini del nuovo filone dell’inchiesta Xenia, ancora una volta i fondi destinati all’accoglienza. Per il pm Ezio Arcadi, l’allora sindaco e la cooperativa Girasole avrebbero scelto di affittare alloggi non conformi alla normativa per ospitare i migranti. Una persecuzione che non ha eguali, e che dimostra la protervia a distruggere un’idea pur di far felice il mandante di tutto che è Salvini e il suo governo.

Data ultima modifica: 23 avril 2019