FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI 2-11 MAGGIO

Il Festival dei diritti umani, alla sua quarta edizione a Milano, nel 2019 farà tappa per la prima volta anche a Bologna, Firenze e Roma: ecco il programma che si snoda tra incontri rivolti agli studenti, dibattiti, mostre e tanti film. Osservatorio Diritti è media partner dell’evento

Il Festival dei diritti umani è organizzato da Reset-Diritti Umani, associazione non profit nata a Milano nel 2015. Osservatorio Diritti, oltre ad aver coordinato gli incontri nelle scuole di Milano, è tra i media partner dell’evento.

Guerre e Pace: dentro il Festival dei diritti umani 2019

I temi intorno ai quali ruota questa edizione del Festival è quello delle “guerre”, al plurale; e della “pace”, al singolare. «Un quinto del mondo è in guerra. L’odio senza frontiere scatena combattimenti individuali, ma collegati tra loro in reti globali», dice il direttore Danilo De Biasio. «Proprio perché il genere umano è intriso di violenza, la quarta edizione del Festival dei diritti umani ha deciso di occuparsi di guerre e di pace».

Un programma con l’intento dichiarato di provare a «indagarne le cause e non chiudere gli occhi di fronte alle conseguenze: tensioni, squilibri, migrazioni», come recita il comunicato diffuso in occasione della presentazione. Che, non a caso, ha dedicato un’attenzione particolare a una delle più gravi crisi umanitarie in corso nel mondo: quella della guerra in Yemen.

Nell’evento che ha lanciato il conto alla rovescia verso il Festival, Francesco Vignarca, della Rete italiana per il disarmo, ha puntato il dito anche sulle responsabilità in queste guerre del nostro paese, che continua a vendere armi anche ai paesi mediorientali. «Le armi sono il motore delle guerre, mentre le munizioni sono la benzina. Vendendo bombe che cadono anche tra i civili in Yemen, quindi, l’Italia sta fornendo la benzina necessaria alla guerra», ha detto Vignarca.

Festival dei diritti umani: il programma di Milano

È impossibile elencare tutti gli appuntamenti proposti dal programma in calendario alla Triennale per l’edizione milanese del Festival, che resta la più nutrita delle quattro previste a maggio. Una rapida carrellata, comunque, aiuta a farsi un’idea. Tutte le mattine saranno dedicate agli incontri con gli studenti delle scuole superiori milanesi. Che saranno sia spettatori, sia protagonisti: ragazze e ragazzi di diversi istituti porteranno in scena delle versioni personalizzate degli incontri sul tema dei diritti umani realizzati in classe nei mesi scorsi.

Sono previste inoltre le proiezioni di: Iraq: Dying for Mosul di Bernard Genier; A piedi nudi di Amedeo Ricucci; Nelle miniere dove nascono gli smartphone, di David Chierchini e Matteo Keffer.

Qui il Programma

Data ultima modifica: 2 maggio 2019