Film da vedere: UNA VOLTA NELLA VITA

Trasmesso ieri sera su Rai Cultura: "Quando vedo il film oggi la cosa che mi sorprende di più è la verità degli adolescenti, la verità di quella classe. Il personaggio di Madame Gueguen mi ha fatto capire che un insegnante deve essere molto osservatore e al tempo stesso accettare di lasciarsi guardare».

Ispirato a una storia realmente accaduta, è stato co-sceneggiato e recitato da Ahmed Dramé, uno degli studenti che prese realmente parte a quel progetto. Per la sua interpretazione di “Malik” ha vinto il Premio César come miglior attore esordiente nel 2015.

La II G del Liceo Blum di Créteil, nella banlieu parigina, è una classe multietnica, composta da studenti svogliati, litigiosi e problematici, perché convinti di essere condannati all’emarginazione.

La prof. Gueguen li fa partecipare al Concorso nazionale della Resistenza e della Deportazione sul tema "I bambini e gli adolescenti nel sistema concentrazionario nazista".

Tratto da una storia vera, sceneggiata, in collaborazione con la regista, da uno degli studenti che l’hanno vissuta, Ahmed Dramé, che nel film interpreta il personaggio di Malik. 3° LM, dopo 2 prove di livello non eccelso, di Mention-Schaar, che, pur avvalendosi del modello di La classe (2008), porta sullo schermo una docufiction sulla scuola che sa essere originale grazie all’abile amalgama dei temi dello svantaggio sociale, della multiculturalità, del disagio adolescenziale, della Shoah, sagacemente calati in un’unificante e trascinante storia di riscatto umano. Raggiunge l’apice conoscitivo ed emotivo nell’incontro tra la classe e l’ex internato di Buchenwald Léon Ziguel, ma i momenti di sincera commozione sono molti. In ragione della troppo facile lieta fine, non sfugge, però, al sospetto di celebrazione della politica assimilazionistica, fiore all’occhiello della République française.

- puoi rivedere il film al link qui: Una volta nella vita

E la prof di storia inchiodò la sua classe usando le emozioni

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Data ultima modifica: 29 maggio 2019