01 giugno: a Roma in piazza contro i tagli

🚩Sabato a Roma, in piazza San Giovanni, manifesteranno i pensionati di Cgil Cisl e Uil che protestano contro la totale mancanza di attenzione del Governo nei loro confronti. L’unica attenzione ricevuta è stato il taglio della rivalutazione alla quale si aggiungerà un corposo conguaglio che dovrà essere restituito nei prossimi mesi.

Nessuna risposta 👉 sulla sanità 👉 su assistenza e non autosufficienza, temi di enorme importanza per le famiglie 👉 sul taglio delle tasse

Dopo quella dei lavoratori dell’agroindustria dell’11 maggio e quella degli edili di martedì 28, un’altra manifestazione unitaria dei sindacati contro questo Governo che ha promesso molto ma che non sta dando le risposte davvero utili al Paese e al mondo del lavoro.

Nelle prossime settimane le mobilitazioni di Cgil Cisl e Uil proseguiranno perché vogliamo risposte:

🚩 l’8 giugno scenderanno in piazza i lavoratori del pubblico impiego 🚩 il 14 giugno sciopero di 8 ore dei metalmeccanici con tre manifestazioni a Milano, Firenze e Napoli 🚩il 22 giugno Cgil Cisl e Uil insieme saranno a Reggio Calabria per una grande manifestazione a sostegno del mezzogiorno e della piattaforma unitaria

👉 qui la piattaforma integrale unitaria

AUTONOMIA DIFFERENZIATA

In merito ai percorsi di attuazione dell’Articolo 116 della Costituzione, che diverse Regioni stanno portando avanti richiedendo ulteriore autonomia amministrativa e legislativa su materie fondamentali per lo sviluppo dei territori e per la tutela dei diritti dei cittadini, Cgil, Cisl e Uil ribadiscono di essere favorevoli ad un assetto istituzionale capace di valorizzare l’autonomia dei territori, purché in un quadro di unità nazionale nel rispetto dei principi di cooperazione e solidarietà.

Ottenere più autonomia non può voler dire, semplicisticamente, trattenere più risorse sul territorio (il residuo fiscale) a scapito delle Regioni più deboli, quali quelle del Mezzogiorno.

Secondo Cgil, Cisl e Uil un sistema decentrato non può prescindere dall’obbligo di partecipazione di tutte le Regioni ai meccanismi perequativi e solidaristici sanciti dalla Costituzione. Cgil, Cisl e Uil ritengono prioritario soprattutto applicare il dettato costituzionale (a partire dall’art. 117, secondo comma, lettera m), garantendo i livelli essenziali delle prestazioni riguardanti i diritti civili e sociali dei cittadini e assicurandone l’esigibilità in maniera uniforme sull’intero territorio nazionale, a partire proprio da quei diritti sensibili quali l’istruzione, la sanità, la sicurezza, il lavoro, la tutela dell’ambiente, che costituiscono le fondamenta della nostra repubblica democratica.

In tal senso va evitato ogni tentativo di regionalizzare materie come come l’istruzione che, per loro natura, debbono restare nazionali per garantire l’universalità delle opportunità formative che non possono essere diversificate rispetto all’appartenenza geografica.

31 05 2019

Data ultima modifica: 1 giugno 2019