Milano: Una bella storia dove i bambini difendono i libri pronti per il macero

Nel film di Truffaut (Fahrenheit 451) i libri venivano bruciati tutti, senza distinzione, perché considerati "indifendibili" residui del passato da eliminare il più in fretta possibile.

Oggi che la competenza e lo studio vengono considerati spesso inutili o persino disvalore, beh: mi piace proprio tanto questa storia dove i bambini, ben educati dalla loro scuola, "difendono" invece i libri pronti per il macero.

***** Centinaia di libri ammassati sul marciapiede di fianco al bidone dell’immondizia, vicino all’ingresso di una scuola materna. Volumi di ogni argomento e fattezza, colorati, per lo più in buone condizioni. Eppure destinati al macero. A depositarli lì era stato lo stesso asilo, che non riusciva a gestire una biblioteca con quel materiale. Qualcuno aveva quindi pensato di sgomberare gli scaffali e chiamato l’Amsa perché passasse a raccogliere “la montagna di carta da smaltire”. Ma non aveva fatto i conti con i bambini che in quella scuola sono cresciuti, ed evidentemente molto ben educati.

Quando ieri mattina si è parato davanti ai loro occhi il desolante spettacolo – libri abbandonati per strada, come se non avessero un valore -, loro hanno detto no. La piccola rivolta ha finito per coinvolgere anche gli alunni e genitori della vicina primaria. Nel giro di un’ora, con il passaparola, in tantissimi sono accorsi e hanno fatto a gara per prendere i volumi e portarseli a casa, da leggere. La “massa critica e d’azione”, come si è autodefinita con ironia, è riuscita ad anticipare l’Amsa: quando il furgoncino della monnezza è arrivato, sul marciapiede non ha trovato quasi più niente.

Alla scuola materna Guicciardi, nel quartiere Dergano/Bovisa, ieri ne parlavano un po’ tutti, ed è stata anche una lezione di vita. Otto sezioni per circa duecento bambini, molti italiani di seconda generazione. “Tutti con in testa un concetto chiaro: la cultura di carta non è una cosa vecchia, da rottamare - sottolinea Fabrizio Montesanto, papà e socio di un locale poco lontano, Mamuska, dove si promuove il bookcrossing -.

I libri restano supporti preziosi, simbolo da preservare anche con i nativi digitali”. Racconta una mamma, Michela Finizio: “Accompagnavo mio figlio a scuola, si è girato verso di me incredulo, quasi spaventato. Cosa diavolo ci facevano, abbandonati per strada? Non ha neanche cinque anni ma ha subito capito che non era giusto. E’ stata un’immagine brutta, un messaggio diseducativo”.

La responsabile Maria Stella Brenna, reduce da qualche giorno di malattia, non ne sapeva nulla mentre l’assessore all’Educazione Laura Galimberti annuncia un’indagine interna e sottolinea: “La policy del Comune di Milano va in senso assolutamente contrario. I libri che non servono ad un istituto devono essere messi a disposizione di altre scuole e delle famiglie, certo non buttati – dice -. In questo caso la risposta della comunità scolastica di fronte ad un gesto così leggero, frutto probabilmente di un fraintendimento, è stata forte e immediata”.

Alcuni genitori ricordano la scena del film Farenheit 451 di François Truffaut dove i libri vengono bruciati tutti, senza distinzione, perché considerati residui del passato da eliminare il più in fretta possibile. “Quello che è successo è un paradosso per due motivi – insiste Finizio -. Primo, proprio in questa scuola le maestre sono particolarmente attente ad evitare lo spreco, educano alla necessità di buttare via il meno possibile. Secondo, quante volte hanno chiesto a noi famiglie di portare da casa libri da lasciare in classe? Quanto successo non si spiega”.

Lo sconcerto viene anche dalla biblioteca di quartiere, quella di via Baldinucci, che ha riaperto due mesi fa, dopo un anno e mezzo di lavori di ristrutturazione, e già ha recuperato 250 “clienti” al giorno, in particolare bambini che vengono a leggere o prendere i libri in prestito. “Nessuno ci ha chiesto se potevano servirci. Li avremmo selezionati e presi con gioia”, dice la responsabile Monica Achille. Sempre lì nel quartiere, vicino piazzale Maciachini, sta per aprire una piccola biblioteca condominiale, per iniziativa degli stessi residenti. Sospira Achille: “Tutti quei libri avrebbero fatto comodo anche a loro”.

dalla Rete un post di Elisabetta Andreis 04 02 2020

Data ultima modifica: 4 febbraio 2020