Parlo col rap

Seriamente, se a scuola bisogna valutare,

che almeno, prima, si provi ad ascoltare;

ogni bambino deve essere raccontato,

se si vuole davvero che sia valorizzato.

Ognuno di noi ha bisogno dei suoi tempi,

di dire, fare, provare, di amici e di ingegni.

Gli ingegni, si sa, non si possono invertire,

rimangono sempre quelli, lasciamelo dire.

Anche i dissidi non si possono ribaltare,

ma nella scuola si riescono ad affrontare.

L’impegno di tutti può i dissidi mandar via,

ci serve il rispetto e un poco di fantasia.

Se, dopo, l’idea dell’altro non ti conquista,

hai imparato a spostar il tuo punto di vista.

Che cos’è che voglio dire, in conclusione?

Valutazione rima bene con partecipazione.

P.S. La parola “ingegni” è scritta in grassetto perché è palindroma, se la leggi al contrario rimane uguale. Anche: “I dissidi” se leggi al contrario è sempre “i dissidi”. Il titolo di questo post: “Parlo col rap” se lo leggi al contrario è….

P.P.S. Il disegno di copertina è stato fatto un paio di anni fa da un alunno della classe che sto facendo

Mauro Presini blog

Data ultima modifica: 12 aprile 2020