+78.000

La proposta sulla procedura concorsuale straordinaria del Presidente Conte accolta dall’intera maggioranza è un passo nelle giusta direzione.

In questi mesi ho sostenuto le ragioni della necessità di non svolgere alcuna prova concorsuale durante l’emergenza sanitaria in corso,
- della possibilità di prevedere per i precari una selezione basata su titoli, servizio e prova orale finale,
- della riapertura e aggiornamento della terza fascia e dell’importanza in questa fase straordinaria di riaprire una stagione di condivisione e dialogo con tutte le forze sociali e civiche a partire dai sindacati.

La procedura concorsuale straordinaria prevederà punteggio per titoli, servizio e esame. Il test a crocette sarà sostituito da una più equa prova scritta che si svolgerà a fine emergenza con la possibilità di retrodatazione dei contratti al primo settembre 2020 dei vincitori.

La riapertura e aggiornamento delle graduatorie di terza fascia ci sarà, sarà su base provinciale e in tempo utile per avvio anno scolastico. Infine stiamo prevedendo anche una nuova modalità per l’ingresso in ruolo degli specializzati TFA sul sostegno.

Nelle prossime ore insieme a tutta la maggioranza e il governo mi impegnerò per portare a definizione le proposte emerse e far approvare rapidamente in via definitiva il Decreto Scuola.

Forse non sono pienamente le risposte che alcuni si aspettavano e non ci sono né vincitori né perdenti, ma ha vinto la volontà e l’impegno comune di fare scelte con la più ampia condivisione possibile per migliorare la scuola italiana e superare l’emergenza in corso.

Ottenere in questa fase di pandemia 78.000 nuovi docenti di ruolo non era un risultato né scontato, né facile.

Avviare procedure concorsuali straordinarie con modalità più sicure, serene e eque è la conclusione di un confronto aperto, a tratti anche aspro, che ha visto coinvolto positivamente e in prima linea anche il presidente Conte. Il suo impegno diretto è la dimostrazione della centralità che l’istruzione delle giovani generazioni ha per questo governo e deve avere per l’intero sistema Paese.

Adesso tutti al lavoro per tornare in classe a settembre con una scuola rinnovata, sicura e in grado di battere dispersione e diseguaglianze.

Beppe De Cristofaro -Sottosegretario

TRE PASSI AVANTI

Tre passi avanti: niente più concorso a quiz, nessun concorso in piena pandemia e aggiornamento delle graduatorie. Per tutto il resto e per una valutazione più approfondita bisogna aspettare il testo della norma che verrà presentato oggi in Commissione. Intanto, penso che che se la disponibilità al dialogo con le parti interessate fosse arrivata subito, avremmo potuto raggiungere un’intesa ancora più avanzata nell’interesse degli insegnanti e degli alunni.

Nicola Fratoianni

Data ultima modifica: 25 maggio 2020