Asmara: Scuola italiana a rischio, l’intervento dei sindacati

Dal 2 luglio è iniziata una sorta di inaccettabile procedura di sfratto dalla Scuola italiana di Asmara da parte del Ministry of Education eritreo, che ha fatto sapere alla Dirigente della Scuola di essere pronto a subentrare nella gestione della Scuola italiana, confermando la posizione già espressa dal governo eritreo il 25 marzo.

ROMA\ aise\ -

“Nonostante gli enormi sforzi diplomatici che sta compiendo il MAECI per risolvere la situazione dell’IISO di Asmara, a tutt’oggi non si prevedono soluzioni rapide ed efficaci per poter rassicurare il personale attualmente in servizio ad Asmara”.

Inizia così la lettera che Massimiliano De Conca (FLC CGIL), Attilio Varengo (CISL FSUR), Angelo Luongo (UIL Scuola RUA), Daniela Magotti e Adele Natali (SNALS Confsal) e Gianluigi Dotti (GILDA Unams) hanno indirizzato venerdì scorso alla Farnesina - al Direttore Centrale per la Promozione della Cultura e della Lingua Italiana, Roberto Vellano, e al Capo Ufficio V per la Promozione della Cultura e della Lingua Italiana Roberto Nocella – per chiedere di “intensificare le mediazioni” e prepararsi alla “riallocazione” del personale finora impiegato ad Asmara.

“Il nostro personale – si legge nella lettera – è infatti in attesa dell’esito di una trattativa fra i due Paesi che ad oggi non sembra dare segnali positivi: in data 2 luglio il Ministry of Education eritreo ha fatto sapere alla Dirigente della Scuola di essere pronto a subentrare nella gestione della Scuola italiana, confermando la posizione già espressa dal governo eritreo il 25 marzo. Pertanto le organizzazioni sindacali firmatarie del presente documento chiedono che vengano urgentemente intensificate le mediazioni diplomatiche per una soluzione positiva della trattativa, ma al contempo venga adottata una chiara strategia con misure straordinarie per il personale italiano nella malaugurata ipotesi che la stessa trattativa fallisca.

Considerati gli adempimenti burocratici e materiali (a partire dal trasloco), riteniamo che sia necessario che il MAECI presenti quanto prima una possibile soluzione concreta che permetta rapidamente la ricollocazione del personale in servizio”.

“Infine, sempre nell’auspicio che la Scuola di Asmara continui ad esercitare la sua missione educativa e formativa, - scrivono ancora i sindacati – chiediamo che il MAECI individui una soluzione urgente per consentire al personale di poter rientrare in Italia (aereo fissato per il 17 luglio) con la garanzia di ottenere il visto di rientro in Eritrea in tempo utile per l’inizio delle attività didattiche 2020/21.

A questo proposito, ribadiamo ancora una volta che il periodo di “quarantena” inteso come “ricovero ospedaliero” debba essere computato al di fuori del periodo di comporto della malattia (art.183 del DPR 18/67).

Ribadiamo la nostra completa disponibilità ad un altro incontro di confronto, che – concludono – auspichiamo avvenga in tempi brevi”.

aise.it 06 07 2020

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Data ultima modifica: 19 luglio 2020