BARBIANA e la Scuola2020

Barbiana e la #Scuola2020

Non abbiamo bisogno di un ritorno a scuola, ma di una scuola che contribuisca a cambiare il mondo.

Non abbiamo bisogno solo di protocolli da rispettare, ma di ripensare l’educazione come liberazione e la scuola come un insieme di luoghi nei quali ognuno è allievo e nello stesso tempo maestro.

Non abbiamo bisogno di straordinari ministri dell’istruzione, ma di insegnanti capaci di coltivare pensiero critico, come Lorenzo Milani, la cui pedagogia ribelle si sviluppa con la costante critica al sistema scolastico e con la sperimentazione di un’istruzione alternativa e fortemente comunitaria.

Abbiamo bisogno prima di tutto di piccoli gruppi di studentesse e studenti protagonisti del proprio apprendimento, come i ragazzi di Barbiana, autori di un testo meraviglioso e attualissimo, Lettera a una professoressa. Per questo la pubblicazione in Italia di quel testo in un volume che raccoglie anche la traduzione in lingua araba (studiata a Barbiana in quanto lingua degli oppressi), curata da Dimitris Argiropoulos per Athenaeum, ci sembra una splendida notizia per cominciare l’anno scolastico e volare in alto. Anzi, in basso, l’unico luogo, secondo don Milani, in cui è possibile cambiare il mondo in profondità

Foto di Alexander Hipp,tratta da Unsplash.com

Un articolo di Dimitris Argiropoulos 14 09 2020 Comune-info.net

Dimitris Argiropoulos è docente di Pedagogia all’Università di Bologna, città dove vive e lavora a partire dagli anni ’80.

Educatore, si occupa di pedagogia della marginalità e delle emergenze e di pedagogia speciale. È particolarmente interessato ai contesti della marginalità estrema relativamente alle migrazioni, alla profuganza e alle minoranze etniche. Ha condotto ricerche riguardanti le condizioni di vita e la riduzione della partecipazione e delle attività dei rom in situazione residenziali di campi “nomadi” e ha indagato il rapporto tra immigrazione e disabilità.

Attivista e membro della Fondazione Romanì, ne coordina il Comitato Scientifico, ed è coinvolto in attività di cooperazione educativa internazionale. Si occupa di schiavizzazione e traffico di esseri umani e si interessa della formazione degli Educatori di Strada.

Data ultima modifica: 2 ottobre 2020