#SCUOLA: 14 ottobre presidi in piazze italiane

“Quello che oggi sta avvenendo sul tema del precariato è la sistematica strumentalizzazione della condizione vissuta da oltre 60 mila docenti, che dopo anni di lavoro nelle classi e nelle scuole si vedono accusati di non essere insegnanti capaci o abbastanza meritevoli”.

Così Francesco Sinopoli, segretario generale della FLC CGIL, nella giornata che vedrà i precari della scuola manifestare in un centinaio di piazze italiane per la stabilizzazione dei lavoratori con almeno 3 anni di servizio e per l’avvio di percorsi abilitanti a regime.

“In realtà – aggiunge - l’accelerazione sul concorso serve solo a nascondere il fallimento delle immissioni in ruolo di quest’anno e denota l’incapacità di elaborare un’idea di scuola e un’idea di reclutamento capaci di valorizzare la formazione del personale, oltre che la selezione”. "Il mantra del merito che la ministra ripete da settimane nasconde il fatto che tutti coloro che non supereranno la selezione del concorso resteranno esattamente dov’erano: a scuola a lavorare, come e più di prima, sempre da precari. E quando chiediamo di essere convocati per discutere di percorsi abilitanti e formazione, investimenti sugli organici, classi pollaio o rinnovo del contratto, la ministra glissa” Sottolinea Sinopoli.

“Il messaggio delle 100 piazze di oggi è chiaro ed è rivolto a tutto il governo: cambiare rotta sui diritti dei lavoratori precari è possibile ed è necessario, e può rappresentare il primo segnale del cambiamento più generale che serve sulla scuola tutta”. Conclude.

Flc Cgil 14 10 2020

Il comitato Priorità alla scuola

SCUOLA. COMITATO “PRIORITÀ ALLA SCUOLA”:

Più trasporti, non meno scuola. Più docenti stabili, basta precari.

14 ottobre presidi organizzati in tutta Italia per chiedere di sospendere il Concorso per i docenti precari e per ribadire la propria contrarietà a qualsiasi chiusura della scuola

Dopo che ieri sono circolate voci e ipotesi riguardanti un possibile ritorno alla didattica a distanza per le scuole superiori, Priorità alla Scuola ribadirà la sua opposizione a qualsiasi ipotesi di chiusura delle scuole nel corso dei presidi organizzati in tutta Italia per bloccare il concorso selettivo per i docenti precari. Sebbene la proposta di chiusura delle scuole superiori non sia stata inserita nell’ultimo DPCM, riteniamo importante chiarire e manifestare subito il nostro dissenso affinché tale ipotesi non venga riproposta in altro momento.

Il Comitato Priorità alla Scuola sostiene le richieste che emergono dalle migliaia di precari del mondo della scuola, che chiedono una stabilizzazione che passi per vie diverse da quelle del concorso previsto dal Ministero.

Esprime inoltre sconcerto sia in merito al rischio di eventuali contagi conseguenti all’espletazione di un concorso di massa in presenza, sia sull’opportunità di sottrarre alle scuole appena ripartite (e ancora non ripartite ovunque a pieno regime) 66mila docenti per almeno due giorni.

Priorità alla scuola sarà presente ai presidi di domani in tutta Italia per ribadire anche che non si possono scaricare sul mondo della scuola problemi ulteriori, come quello del trasporto pubblico, che vanno affrontati in ben altro modo.

Più trasporti è la soluzione, non meno scuola. Il trasporto scolastico deve essere al servizio dei giovani cittadini e non il contrario. Non siamo disposti ad accettare che la didattica a distanza diventi la soluzione per problemi – dai trasporti alla gestione sanitaria – per i quali si sarebbe potuto e dovuto cercare soluzioni nei mesi scorsi.

Riportare le scuole superiori a didattica a distanza equivarrebbe a negare il diritto allo studio e alla socialità agli adolescenti per un altro anno scolastico. Priorità alla Scuola NON ACCETTERÀ NUOVE CHIUSURE DELLE SCUOLE A MENO DI LOCKDOWN TOTALE.

Data ultima modifica: 14 ottobre 2020