Noi insegnanti russi, contro la guerra

Appello agli insegnanti sugli eventi in Ucraina

Qualsiasi guerra significa vittime umane e distruzione. Comporta inevitabilmente violazioni di massa dei diritti umani. La guerra è un disastro.

La guerra con l’Ucraina iniziata nella notte tra il 23 e il 24 febbraio non è la nostra guerra. L’invasione del territorio dell’Ucraina è iniziata per conto dei cittadini russi, ma contro la nostra volontà.

Siamo insegnanti e la violenza va contro la natura stessa della nostra professione. I nostri studenti moriranno nel fervore della guerra. La guerra porterà inevitabilmente all’aggravarsi dei problemi sociali del nostro Paese.

Sosteniamo le proteste contro la guerra e chiediamo un cessate il fuoco immediato.

La petizione è stata firmata in pochissimi giorni da centinaia di insegnanti di tutte le regioni della Russia e ha cominciato a trovare adesioni in molti altri paesi, in particolare in Francia e Stati Uniti.

La traduzione del testo in italiano e la diffusione in Italia dell’appello (segnalato da Chiara Ingrao) sono di Raffaella Chiodo Karpinsky.

I docenti che volessero aggiungere la propria firma possono farlo cliccando in questo link a un modulo Google : PETIZIONE

(il sito Google Form non supporta elenchi più lunghi di mille adesioni, un elenco completo dei firmatari può essere trovato su Teachnotwar.org, questo invece il gruppo Fb).

Diversi insegnanti hanno subito pressioni per togliere la firma.

territorieducativi.it 03 03 2022

Data ultima modifica: 6 marzo 2022