ESAMI : Quando la valutazione diventa razzista

La Scuola italiana, quella della Costituzione, accoglie ed include tutte e tutti i bambini ed i ragazzi che rientrano nel diritto allo studio, e anche oltre, nell’istruzione secondaria : dov’è la differenza fra i bambini scappati da altre parti del mondo ed i bambini ucraìni ?

Scrivo adesso perché dovrebbero essere terminate tutte le operazioni di scrutinio e non intendevo intralciare il lavoro dei consigli di classe con riflessioni che sono sicuramente di parte e riguardano un’attività delicata com’è quella della valutazione degli alunni al termine dell’anno scolastico.

Il Ministro Patrizio Bianchi ha firmato un’ordinanza il 4 giugno 2022 relativa alla “Valutazione degli apprendimenti ed esami di Stato degli alunni e degli studenti ucraini per l’anno scolastico 2021/2022“, l’ennesimo atto maldestro che interviene mescolando politica e tecnica, ma soprattutto ignorando la professionalità del nostro corpo docente.

Dopo infatti essersi coperti di ridicolo con le linee guida per l’accoglienza degli alunni ucraini, il Ministero ritiene doveroso intervenire sempre e soltanto per gli alunni ucraini per assicurarsi che siano promossi alla classe successiva.

Complimenti ! Prima si diceva in aprile che le scuole devono imparare ad accogliere gli stranieri provenienti dalle guerre, adesso si impone la loro promozione, a prescindere. Ma i docenti che ci stanno a fare ?

Onestamente non so dove fossero gli attuali inquilini del Ministero dell’Istruzione quando all’inizio di questo millennio nelle scuole italiane sono arrivati i bambini kosovari, bosniaci, vittime dell’altro grande conflitto in Europa scatenato e non gestito dalla NATO (tutti sanno com’è andata a Srebrenica, e che figura ha fatto anche l’ONU di fronte alle minacce del criminale Ratko Mladic), oppure quando quotidianamente arrivano nelle scuole italiane bambini e ragazzi, molto spesso non accompagnati da adulti, da altri conflitti in Africa (Nigeria, Ghana, Somalia …), in Medio Oriente, oppure i bambini curdi che scappano dal massacro dei turchi, oggi mediatori ed alleati, oppure i bambini siriani.

La Scuola italiana, quella della Costituzione, accoglie ed include tutte e tutti i bambini ed i ragazzi che rientrano nel diritto allo studio, e anche oltre, nell’istruzione secondaria : dov’è la differenza fra i bambini scappati da altre parti del mondo ed i bambini ucraìni ?

La Scuola italiana ed il personale scolastico italiano non fanno differenza di pelle, religione, estrazione sociale : insegnano a tutti, ascoltano tutti, educano tutti.

Adesso si mette in discussione la capacità del personale docente di decidere quale percorso formativo, educativo ed umano è consigliabile per i rifugiati da una guerra, ma soprattutto con quella ordinanza si segna una forte discriminazione fra i bambini vittime di un conflitto e quelli che invece approdano in Italia spinti dalla necessità di scappare da altre atrocità. Vergognoso !

Un bambino che scappa da Kiev e da Mariupol non è diverso da uno che sbarca da un gommone sfuggendo ai campi libici (che abbiamo concordato noi come governo italiano !) o dai profughi bielorussi o dai bambini che arrivano dal Centro e Sud America, o da qualunque altra zona dove la povertà educativa ed umana è la normalità.

Forse al ministero è sfuggito che da marzo in poi sono arrivati nelle nostre scuole altri bambini/ragazzi da altre parti del mondo : e non sono venuti in vacanza, e le nostre scuole e il nostro personale scolastico, li hanno accolti come tutti gli altri.

L’ordinanza sulla valutazione è un documento che umilia la professionalità di chi lavora nelle scuole che non ha bisogno di queste indicazioni.

Sicuramente rientra nel disegno politico alla base del DL 36/2022 che vuole i docenti comunque impreparati e individua nella premialità lo strumento e la soluzione per la formazione dei docenti.

La Scuola ha bisogno di altre certezze politiche ed altri conseguenti investimenti : organici adeguati per potenziare il tempo scuola e combattere la dispersione scolastica, risorse adeguate per l’adeguamento dei salari all’inflazione e per programmare una progettualità stabile e strutturale, spazi sicuri, palestre, laboratori e aule attrezzate.

Un intervento goffo e presuntuoso, dilettantesco, a costo zero, come sempre, che però è emblematico per capire quale sia il grado di dilettantismo di questa classe politica.

Un articolo di Massimiliano De Conca 12 06 2022

i link : Studenti ucraini il Ministro firma l’ordinanza

-  Le linee guida per accoglienza scolastica studenti ucraini

- Massacro Srebrenica

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Massimimilano De Conca

Data ultima modifica: 13 juin 2022