2 giugno 1946 FESTA DELLA REPUBBLICA

Il 2 giugno si festeggia la nostra Repubblica Italiana ed è importante che anche i più piccoli scoprano la storia e il valore di questa giornata con dei consigli di lettura adatti a loro. Un approfondimento di Angela Resta

Sapevate che anche la nostra Repubblica ha un compleanno tutto suo da festeggiare e quest’anno compie bene 77 anni!? E sapete quando? Il 2 giugno, data che non fu scelta a caso: è l’anniversario della morte di Giuseppe Garibaldi, uno dei principali protagonisti del Risorgimento, il periodo storico che portò nel 1861 all’Unità d’Italia.

Anche il 2 giugno 1946 fu infatti un giorno memorabile perché fu il giorno del referendum istituzionale, in cui tutto, ma proprio tutto il popolo italiano poté, per la prima volta, esprimersi circa la scelta tra monarchia e repubblica come forma di Stato.

L’aggettivo “tutto” in questo caso ci è particolarmente caro, perché in questa circostanza, sempre per la prima volta in Italia, ci fu il suffragio universale, quindi le donne maggiorenni ottennero il diritto di voto, e fu quindi la volontà di tutto il popolo italiano a cambiare la storia e far nascere il nostro Stato così come è ora. Ce lo raccontano benissimo Libere e sovrane e Il primo voto di Matilde che ci danno la possibilità di calarci nell’euforia collettiva che riempiva quei giorni.

Con la definitiva sconfitta del nazifascismo nel 1945, dopo 20 anni di dittatura fascista e di monarchia, il regime venne smantellato e la nazione si trovò di fronte a due strade: rimanere una monarchia guidata dai Savoia, la famiglia regnante italiana, o diventare una repubblica, pertanto per scegliere venne indetto un referendum, cioè una votazione utile a esprimere un giudizio su una singola questione.

Come tutti sappiamo, vinse la scelta repubblicana, e di fatto, sebbene le difficoltà di quel momento non fossero poche, nacque lo Stato in cui oggi viviamo, regolato da una Costituzione, guidato da un Presidente della Repubblica e governato da un Parlamento bicamerale (Camera dei Deputati e Senato).

La differenza principale tra la Repubblica e le altre forme di governo è infatti proprio il ruolo centrale che il popolo ha rispetto al potere, garantendo libertà e uguaglianza, valori per noi ormai scontati ma che i nostri nonni hanno conquistato durante la Resistenza dando la loro vita. Tra tutti i partigiani non possiamo non ricordare Sandro Pertini, che divenne anche Presidente della Repubblica (tra i più amati), affinché la memoria della sua vita, da subito dedicata alla causa della libertà, resti patrimonio nella memoria di tutti, soprattutto dei più giovani.

Ma che cos’è la Costituzione? È la legge per eccellenza, quella più importante, cioè quell’ insieme di regole bellissime, elaborate sui principi fondamentali su cui fu ricostruita un’Italia migliore, pensando al bene di tutti i cittadini indistintamente: essa ci spiega da dove arriviamo e dove non vogliamo più tornare.

Questi valori, trasformati poi in articoli di legge, su cui il nostro Stato è basato tuttora, furono individuati da 556 grandi personalità di tutti i partiti, anch’esse scelte dal popolo in occasione del referendum tra quelle che avevano più a cuore il bene dell’Italia, che formarono l’Assemblea Costituente. Qualcuna potremmo approfondirla e conoscerla meglio grazie al libro La costituzione attraverso gli uomini e le donne che l’hanno fatta, in cui sono raccolte le vite di questi illustri italiani come Piero Calamandrei, che hanno contribuito a costruire lo Stato in cui oggi viviamo.

“La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà

Piero Calamandrei

Per mostrarci quanto la Costituzione sia ancora viva a distanza di 77 anni, e riguardi da vicino anche le ragazze e i ragazzi, Walter Veltroni in un libro in cui la definisce La più bella del mondo ci racconta i principi fondamentali che la hanno ispirata, incentrando su di essi le storie di dodici bambini. Non per caso queste storie rappresentano gli articoli iniziali e quindi i più importanti della Costituzione, a cui segue ogni volta anche una breve spiegazione e dei suggerimenti per renderli concreti.

Anche il libro di Franzoso, Viva la Costituzione, nel raccontare ed esplorare la Costituzione, mette al centro le parole e, attraverso storie e testimonianze varie, oltre che con i contributi di esperti autorevoli, illustra i 20 concetti fondamentali, mettendo in risalto il rispetto per l’altro e le battaglie a difesa di questo testo che è l’espressione stessa della nostra identità.

Ma c’è anche chi i primi dodici articoli li ha trasformati in divertenti filastrocche, rendendole adatte anche ai più piccoli come il maestro Carlo e i suoi alunni nello Stato siamo noi. Mentre Le parole che hanno fatto l’Italia concentra la propria scelta partendo dal Risorgimento, fino al 1861, passando dalle guerre mondiali fino al giorno della Liberazione: esse infatti sono una celebrazione dell’essenza dell’Italia e della propria storia ma in ordine alfabetico! Se poi con queste parole a noi care volessimo anche giocare per capirle meglio, non ci resta che divertirci con il mazzo di carte che troveremo alla fine di La Costituzione in tasca, così sarà più semplice mantenerle in vita e a memoria!

Per salvaguardare la nostra storia e i nostri valori, oltre alla Festa del 2 giugno, è necessario da subito cominciare a parlare dello Stato con i più piccoli: di recentissima pubblicazione trovo molto interessante Lo Stato spiegato alle bambine e ai bambini, in cui è raccontato come un’orchestra: perché vi sia armonia serve il contributo di tutti, così da apprendere da subito che democrazia fa rima con partecipazione!

Festeggiare il 2 giugno ogni anno e quindi conoscere la Costituzione è fondamentale per capire il nostro passato, per vivere al meglio il nostro presente, per costruire il nostro futuro!

Un approfondimento di Angela Resta

31 05 2023

*QUI il link delle pubblicazioni

Data ultima modifica: 2 giugno 2023