Il pessimo insegnante e il bravo insegnante: Una riflessione di Enrico Galiano

Il pessimo insegnante ti tratta come uno studente. Il bravo insegnante ti tratta come una persona.

Il pessimo insegnante ti fa sentire stupido. Il bravo insegnante ti fa sentire intelligente.

Il pessimo insegnante ti fa sentire un contenitore da riempire. Il bravo insegnante ti fa vedere che sei già pieno di qualcosa, e che hai solo bisogno di scoprire di cosa.

Il pessimo insegnante ti spegne la curiosità e ti soffoca la passione. Il bravo insegnante ti accende e ti dà la sensazione di cominciare a respirare.

Il pessimo insegnante spiega cose, anche quando dovrebbe raccontare storie. Il bravo insegnante racconta storie per spiegare cose.

Il pessimo insegnante, quando sbagli, ti punisce. E tu sbagli ancora e ancora. Il bravo insegnante, quando sbagli, ti aiuta. E dopo un po’ non sbagli più.

Il pessimo insegnante rende difficili le cose facili, e impossibili quelle difficili. Il bravo insegnante trasforma il difficile in comprensibile, e l’impossibile in possibile.

Il pessimo insegnante ti fa lavorare standosene seduto. Il bravo insegnante sta in piedi e lavora con te.

Il pessimo insegnante sa già tutto quel che c’è da sapere. Il bravo insegnante impara qualcosa di nuovo ogni giorno. E spesso dai suoi studenti.

Il pessimo insegnante non sbaglia mai. E quando succede se ne vergogna. Il bravo insegnante sbaglia, sbaglia eccome. E usa il suo errore per insegnare meglio.

Il pessimo insegnante si sente il merito dei tuoi successi. Il bravo insegnante sparisce, a un certo punto, come la mano che teneva su la bicicletta, e ti fa sentire che è tutto merito tuo.

Il pessimo insegnante ti fa arrivare dove vuole lui. Il bravo insegnante ti fa arrivare dove vuoi tu.

Il pessimo insegnante lo ricordi per sempre. È lì dentro di te quando pensi di non farcela, quando ti senti sbagliato e inadeguato.

Anche quello bravo. Anche lui lo ricordi per sempre. Ed è lì, tutte le volte, a dirti che invece ce la puoi fare.